Il nostro tempo ha invertito un parametro consolidato sull’uso della fotografia da raro e rituale,
con la missione di riportare il tempo nel tempo, a testimone immediato, da consumare
velocemente senza che ne rimanga traccia. In passato la fotografia sanciva dei momenti
importanti, in qualche caso sacri, dello scorrere del tempo, veniva ridotta a un supporto fisico,
tangibile e gelosamente conservata.
Ogni passaggio di tempo aveva la sua testimonianza visiva: nascita, battesimo, cerimonie, vacanze e tutto, debitamente stampato e con da parte la matrice negativa, trovava posto in buffi album, che ancora oggi dimorano nelle case delle persone più datate. Poche foto ma significative, utili a conoscere nel dettaglio la storia di ognuno.
Poi la tecnologia ha cambiato le carte in tavola, producendo strumenti che a bassissimo costo, anzi
gratuitamente, sono in grado di sfornare un incredibile numero di immagini che spariranno
magicamente al prossimo cambio di cellulare. Ci avviamo verso una generazione che sta
realizzando tante immagini quante mai ne sono state prodotte ma che non avrà una memoria
visiva.
In occasione del dodicesimo festival popolare della fotografia, dal 12 novembre al 3 dicembre,
l’associazione Argonauti dedicherà uno spazio all’immagine ritrovata, con mostre provenienti da
fondi fotografici spesso anonimi ma di grande interesse. Ci piacerebbe inserire in questo percorso
una serie di immagini che riguardano la nostra città, relative ali luoghi ma soprattutto che
rappresentino le persone che quei luoghi hanno vissuto. Per questo chiediamo a chiunque fosse
interessato, la generosità di mettere a disposizione le proprie fotografie. Stabiliremo delle giornate
durante le quali le immagini verranno scannerizzate ad alta definizione e immediatamente
restituite ai proprietari, a richiesta con una copia digitale. Già abbiamo selezionato una serie di
interessanti cartoline, vi aspettiamo numerosi per mettere a punto un progetto corale che poi
lasceremo o a una scuola o comunque alla città.
Perché la memoria insegna molto, forse più di un futuro velocissimo, difficile da fissare.
Per info: cinema.tavolara@gmail.com